Ponte Cantone, 1945
Ponte Cantone.
All’inizio del 1945 i partigiani della pianura reggiana riprendono una intensa attività , mettendo in discussione il controllo tedesco sul territorio, attraverso numerose azioni contro le principali vie di transito usate dagli occupanti.
Per scoraggiare la guerriglia, i tedeschi attuano violente rappresaglie contro i detenuti nelle carceri (strage del Quaresimo del 28 gennaio e eccidio di Cadè del 9 febbraio).
Nella notte del 12 febbraio, reparti della 144° Bgt.Garibaldi, in collaborazione con elementi locali delle SAP, attaccano una colonna tedesca di tre automezzi in transito sulla SS 9 (via Emilia) nei pressi di Calerno di Sant’Ilario d’Enza, uccidendo due militari e ferendone altri.
I feriti vengono curati nella parrocchia di don Domenico Alboni, già promotore della resistenza cattolica, che si prodiga per evitare rappresaglie sul paese.
Ma il 14 febbraio la polizia tedesca preleva dal carcere di Parma 21 prigionieri (in gran parte partigiani parmensi e piacentini) e li fucila nei pressi del luogo dell’attacco, in mezzo alla neve.
I cadaveri vengono lasciati esposti per ventiquattr’ore come monito alla popolazione, con cartelli di dispregio. Don Italo Paderni, nonostante il divieto assoluto, riesce a fotografarli e solo in base a queste fotografie dopo la liberazione è stato possibile riconoscere le salme.
Alla fucilazione scampa il giovane Oreste Tosini, di Salsomaggiore, che ha una gamba ferita, ma viene raccolto da alcuni abitanti del posto e portato in canonica.
La Gnr depreda i cadaveri e chiede notizie al parroco del superstite.
Don Alboni si reca personalmente dal comandante della PK di Reggio Emilia, maggiore Frase, che gli assicura l’incolumità del ferito. Ciononostante Tosini è prelevato il giorno dopo dalle SS e fucilato sul ponte fra Roncocesi e Cadelbosco.
Lo stesso 14 febbraio, primo giorno di Quaresima, i tedeschi compiono un’altra strage al Torrazzo di Bagnolo.
Riferimenti:
G. Franzini, Storia della Resistenza Reggiana, Reggio Emilia 1966.
A. Gianolio, Sant’Ilario d’Enza dall’Unità d’Italia alla Liberazione. Storia e cronaca, Sant’Ilario d’Enza 1998.
G.Caliceti, a cura di, Non siamo nati per bisticciare. Ponte Cantone 1945-2014, Reggio Emilia e Sant’Ilario d’Enza 2014.
M. Storchi, Anche contro donne e bambini. Stragi naziste e fasciste nella terra dei fratelli Cervi, Imprimatur, Reggio Emilia 2016.
www.straginazifasciste.it
www.comune.santilariodenza.re.it
Luogo
Via dei Martiri, 33 – Calerno, Sant’Ilario d’Enza (RE)