Francesca Del Rio
Ha partecipato alla Resistenza nel periodo compreso tra l’11 dicembre 1944 e la Liberazione.
Nata in una famiglia di origine antifascista, Mimma, aderisce alla Resistenza immediatamente dopo l’otto settembre, impegnandosi come staffetta. Incinta, l’11 dicembre del 1944 in seguito ad una soffiata, viene catturata e imprigionata a Villa Cucchi, dove subisce le più terribili torture e mutilazioni.
Il 9 gennaio del 1945, Mimma riesce a fuggire calandosi da un alto finestrino di una latrina, appesa al discendente della grondaia. Nella neve, scalza e quasi svestita, insanguinata, è aiutata nella prima casa contadina dai Ganapini, a Grassano, verso Rossena. Faticosamente e pericolosamente riesce a raggiungere Vetto, dove c’era il comando partigiano della 144^ brigata Garibaldi. Qui svolge operazioni assicurando collegamenti, assistenza, approvvigionamenti e comunicazioni. Il 9 aprile, a seguito di un parto difficile e senza assistenza qualificata, perde il bambino. Per i piedi congelati ha subito diversi interventi e molte sofferenze. Sopravvissuta alla Guerra, Mimma impiegherà molto tempo prima di raccontare quanto vissuto.