Giovanni Magrini
8 Settembre 1943, l’Armistizio, e la nascita della Repubblica Sociale Italiana con a capo Mussolini. 9 settembre: la notizia dell’armistizio non doveva ancora essere giunta ai Carabinieri di stanza nella caserma di Praticello di Gattatico, quando, al mattino, un drappello di soldati della Wehrmacht bussò alla porta. Andò ad aprire il giovane milite Giovanni Magrini, che reagì all’assalto riuscendo ad afferrare una bomba a mano lanciata dai nazisti e rilanciandola contro di essi, uccidendo il comandante. La caserma resistette all’assalto e Magrini rimase ferito a un braccio. I soldati tedeschi si ritirarono. Con l’armistizio era iniziato un periodo feroce dell’occupazione nazista, che spesso vedeva, al suo fianco, proprio quei repubblichini fedeli a Mussolini informati sui compaesani nei piccoli paesi.