Pasquale Marconi
Nasce il 18 febbraio 1898 in comune di Vetto. Nell’estate del 1917 è chiamato alle armi senza aver finito gli studi e poco dopo viene catturato e portato prima in Polonia e poi in Germania.Tornò a Reggio Emilia solamente dopo la sconfitta dell’esercito astro-ungarico ad opera di Armando Diaz, nel novembre 1918.
Il 6 luglio 1923 consegue la Laurea in Medicina ma la sua intolleranza nei confronti del Fascismo, lo porta ad essere allontanato dall’ospedale di Reggio Emilia e a dover accettare sostituzioni in altre sedi ospedaliere.
Con coraggio e intraprendenza nel 1931 porta a termine il progetto di istituire un’ospedale a Castelnovo ne’ Monti. Nel 1934 decise di aprire inoltre presso tale ospedale un istituto di beneficenza per accogliere individui affetti da menomazioni fisiche o mentali.
Nel settembre 1943, pochi giorni dopo la nascita della Repubblica Sociale Italiana, partecipa a fondare il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) provinciale. Nel 1944 viene arrestato è arrestato per aver difeso una famiglia di ebrei che stava per essere deportata in Germania, per aver denunciato l’eccidio di Cervarolo e per aver curato partigiani e militari. Dopo una prigionia di quasi due mesi e mezzo, si unisce ai partigiani col nome di Franceschini. In qualità di vicecommissario generale del Comando unico delle formazioni di montagna si impegna per favorire la collaborazione tra le Brigate Garibaldi di stampo comunista e le Fiamme Verdi di ispirazione cattolica.
Il 2 giugno 1946 insieme a Giuseppe Dossetti viene eletto membro dell’Assemblea Costituente nella lista della Democrazia Cristiana. Tra il 1948 e il 1963 è eletto alla Camera dei Deputati nelle prime tre Legislature della Repubblica Italiana come esponente della cosiddetta “destra DC”. Nel dopoguerra è stato Sindaco a Vetto per tre legislature dal 1956 al 1970. Muore il 6 maggio 1972.